L’obesità è una condizione clinica caratterizzata da una eccessiva presenza di tessuto adiposo che può causare degli effetti negativi alla salute e una diminuzione della prospettiva di vita. Sono considerati obesi i soggetti con IMC (Indice di Massa Corporea) maggiore di 30kg/m2, mentre gli individui con IMC compreso fra 25 e 30 Kg/m2 sono ritenuti in sovrappeso. Colpisce più di un quinto della popolazione europea, raggiungendo proporzioni epidemiche con tassi di grave obesità infantile che si sono triplicati negli ultimi 25 anni .Nel corso degli ultimi anni, è stata rivolta una crescente attenzione alla adiposità addominale e alle patologie associate. Il tessuto adiposo viscerale e il deposito di grasso più patogeno del nostro corpo, ed ha un ruolo centrale nella sindrome metabolica. Il tessuto adiposo non ha solo la funzione di accumulare energia, ma svolge anche un ruolo attivo nella omeostasi energetica attraverso il rilascio di un gran numero di citochine e mediatori bioattivi. Questi fattori di rischio possono influenzare la resistenza all’insulina, il diabete, il metabolismo lipidico, l’iffiammazione, spiegando,l’alterosclerosi precoce nell’obesità. L’esercizio svolge un ruolo chiave nella prevenzione e nel trattamento del sovrappeso, inoltre è ben noto che un’attività fisica regolare migliora il controllo del glucosio nel sangue, può prevenire o ritardare il diabete di tipo 2 e ha il potenziale per ridurre la pressione del sangue . La riduzione del peso corporeo diventa un intervento fondamentale per migliorare lo stile di vita, favorendo le attività che hanno il maggior impatto sulla diminuzione del tessuto viscerale adiposo.
TIPOLOGIA DI ESERCIZIO
Diversi studi, affermano che esiste una forte associazione tra attività fisica e la riduzione dei fattori di rischio di malattie cardiovasvolari. La riduzione del tessuno adiposo viscerale può avere un ruolo fondamentale nei meccanismi fisiopatologici di queste associazioni. Pertanto, è di grande interesse clinico sapere se l’esercizio è adatto a ridurre l’adiposità addominale, perchè questo potrebbe essere un importante obbiettivo clinico indipendente dalla perdita di peso, che è spesso difficile da raggiungere e mantenere. L’esercizio aerobico di intensità da moderata a vigorosa sembra avere un effetto maggiore rispetto ad esercizi aerobici di bassa intensità o allenamento della forza.
VOLUME DI ALLENAMENTO
Come descritto negli studi di Donnelly et al. 2009, l’esercizio aerobico di intensità moderata praticato per un minimo di 150 minuti settimanali, può migliorare la salute delle persone. Tuttavia è stato rilevato che per una significativa perdita di peso bisogna svolgere un esercizio aerobico di intensità moderata superiore ai 250 minuti settimanali. Negli studi di McTiernan et al. 2009 e Irwin et al. del 2003, sostengono che l’esercizio fisico svolto per cinque o sei volte alla settimana per 45/60 minuti offre una sgnificativa perdita di peso e una diminuzione del grasso addominale.
INTENSITA’ DI ALLENAMENTO
Intensità dell’esercizio è espressa sia in termini assoluti che relativi. L’intensità dell’esercizio relativa è generlamente espressa come percentuale della massima capacità di ossigeno di un individuo (VO2 max) . Questa varia tra gli individui, a seconda del livello di allenamento aerobico, la genetica, l ‘età, lo stato di salute e del sesso. Di conseguenza, la stessa intensità di esercizio ralativo viene raggiunta con differenti ritmi di lavoro assoluti. L’intensità di esercizio relativo svolge un ruolo importante nel determinare le proporzioni di carboidrati e grassi ossidati dai muscoli di lavoro (Holloszy et al. 2009). Il rapporto tra intesità e voleme di allenamento determinano una variabilità nell’impego dei substrati,a moderate intensità e alto volume si intensifica l’impegno dei grassi e rimane ridotto l’impego dei carboidrati, mentre a medie e alte intensità e bassi volumi, si intensifica l’impegno dei carboidrati e si riduce quello dei grassi. L’esercizio aerobico moderato che viene consigliato ha un intensità che dal 55 al 75% del VO” max, che corrisponde ad una frequenza cardiaca ca va da 65 al 80% circa.
CONCLUSIONE
In conclusione possiamo dire che atrraverso uno stile di vita sano e un esercizio aerobico moderato superiore ai 250 minuti settimanali ( 2 volte settimanali da 2 ore a seduta), possiamo ridurre l’adisposità viscerale. Essa è un fattore predominante nella sindrome metabolica ed è associata a diverse patologie. Attraverso una repentina prevenzione si potrà migliorare la qualità e la speranza di vità.
BIBLIOGRAFIA
Holloszy, John O., Wendy M.Kohrt, and Polly A. Hansen. “The regulation of carbohydrate and fat metabolism during and after exsercise.” Front Biosci 3 (1998): D1011-D1027. Ismail, Irfan,et al. ” A systematic review and meta – analysis of the effect of aerobic vs. resistance exsercise training on visceral fat. “Obesity reviews 13.1 (2012): 68/91.
Vissers, Dirk,et al. “The effect of exsercise on visceral adipose tissue in overweight adults: a systematic review and meta-analysis.” PloS one 8.2 (2013): e56415